Tutti i pianeti del Sistema Solare: caratteristiche, nomi, posizioni

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    Gli otto pianeti del Sistema Solare: premesse


    I pianeti del Sistema Solare, otto in tutto, sono stati considerati fino a pochissimo tempo fa un mondo inesplorabile e ignoto, irraggiungibile.

    In realtà oggi, grazie alle immagini fornite da numerose sonde spaziali russe e americane, siamo riusciti a capire cosa si nasconde nel “cielo” oltre al Sole ed alla Luna.


    ***
    2- I pianeti del sistema solare
    ***

    Il Sistema Solare è costituito dal Sole e da vari corpi celesti: i pianeti, i loro satelliti, un migliaio di comete, una quantità indefinita di meteoriti e 1800 pianetini detti asteroidi.


    I pianeti presenti nel Sistema Solare sono otto, sono tutti caratterizzati da una forma quasi sferica e da una luce riflessa dal Sole.

    In base alla distanza crescente da quest’ultimo, essi sono: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno. Plutone non viene più considerato un pianeta dal 2006.


    I pianeti del Sistema Solare sono quindi dei corpi celesti caratterizzati da una superficie esterna fredda, da dimensioni nettamente inferiori rispetto a quelle delle Stelle e da un moto di rivoluzione intorno al Sole.

    È proprio grazie a questo movimento che noi riusciamo vederli cambiare posizione nel cielo rispetto alle stelle fisse.


    Ad eccezione di Plutone e Mercurio, quando i pianeti si muovono intorno al Sole compiono delle orbite ellittiche nelle quali uno dei due fuochi è occupato dal Sole.


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    Edited by ÇRÌS - 21/4/2024, 20:35
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    Per una maggiore precisione è doveroso ricordare che, oltre al moto di rivoluzione, è presente il moto di rotazione, un movimento in cui il pianeta ruota su se stesso intorno ad un asse di rotazione. Entrambi i moti dei pianeti procedono in senso antiorario da Ovest verso Est.


    Il tempo impiegato dal pianeta per ruotare su se stesso viene definito giorno ed ha una durata variabile a seconda del corpo celeste interessato: se il movimento interessa la Terra il giorno dura 24 ore, se interessa Giove dura meno di 10 ore mentre su Venere dura 243 giorni terrestri.


    ***
    3- Le leggi di Keplero e Newton
    ***


    I pianeti del Sistema Solare sono caratterizzati da due tipi di movimento: un moto intorno al pianeta stesso detto moto di rotazione e un moto intorno al Sole detto moto di rivoluzione.


    Il moto di rivoluzione dei pianeti del Sistema Solare è descritto dalle tre leggi di Keplero:

    1° legge di Keplero: i pianeti si muovono intorno al Sole su orbite ellittiche.

    Il Sole occupa uno dei due fuochi dell’ellisse. Quando la Terra è più vicina al Sole è in perielio, quando è più lontana è in afelio.

    2° legge di Keplero: ogni pianeta si muove sulla sua orbita in modo tale che il raggio vettore che lo congiunge al Sole spazzi aree uguali in tempi uguali.

    3° legge di Keplero: il rapporto tra il quadrato dei tempi di rivoluzione dei pianeti e il cubo della loro distanza media dal Sole è costante.


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    Le tre leggi di Keplero tuttavia non riuscirono a spiegare l’esistenza di un’orbita ellittica in cui i pianeti del Sistema Solare si muovevano, ma fu necessaria un’ulteriore legge, nota come legge di gravitazione universale, formulata da Newton.


    Tale legge spiega che fra due corpi è presente una forza di attrazione (F) direttamente proporzionale al prodotto delle masse (m, m’) e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza (r). La relazione che esprime la legge di Newton è:

    dove G è la costante di gravitazione universale pari a 6,67∙10-11 Nm2 kg-2.

    La forza di gravità è in generale una forza più debole rispetto alla forza elettromagnetica ma risulta abbastanza importante se la massa di uno o più corpi in esame è sufficientemente grande, come nel caso dei pianeti del Sistema Solare.

    I pianeti ed il Sole sono caratterizzati da una forza reciproca e si muovono, attratti dai pianeti presenti, intorno ad un baricentro comune che è molto vicino al centro del Sole.

    Le orbite ellittiche descritte vengono quindi perturbate e non possono essere descritte dalle tre leggi di Keplero.



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    4- La classificazione dei pianeti del Sistema Solare
    I pianeti del Sistema Solare vengono suddivisi in due categorie: i pianeti di tipo terrestre e i pianeti di tipo gioviano.

    I pianeti di tipo terrestre sono caratterizzati da una densità 5 volte superiore rispetto a quella dell’acqua, da un’atmosfera estremamente rarefatta e sono costituiti prevalentemente da materiali rocciosi, metalli e minime quantità di gas. Appartengono a questa categoria i pianeti simili alla Terra come Mercurio, Venere, Terra e Marte.


    I pianeti di tipo gioviano sono, invece, caratterizzati da una densità 1,2 volte superiore rispetto a quella dell’acqua e da elevate percentuali di Idrogeno, Elio e “ghiaccio”.

    I pianeti di tipo gioviano si distinguono da quelli di tipo terrestre per la presenza di un’atmosfera molto densa, costituita prevalentemente da Idrogeno, Elio, Metano e Ammoniaca.


    I parametri che contribuiscono alla presenza di un’atmosfera così densa sono due: la massa dei pianeti gioviani e la loro distanza dal Sole. La prima influisce sull’atmosfera trattenendo le molecole di gas atmosferici mentre la seconda permette ai pianeti giovani di mantenere una bassa temperatura ed evitare alle particelle di gas un’agitazione termica tale da permettere una velocità di fuga.

    Appartengono alla categoria di tipo gioviano i pianeti simili a Giove come lo stesso Giove, Saturno, Urano e Nettuno.

    Un’ulteriore classificazione dei pianeti in base alla loro posizione rispetto alla zona degli asteroidi li classifica in pianeti interni (Mercurio, Venere, Terra e Marte) e pianeti esterni (Giove, Saturno, Urano e Nettuno).


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